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Michele Jamil Marzella - La mia Via del Possibile...

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Cari amici di Urlopop, in questa occasione abbiamo deciso di iniziare la nostra intervista in un modo diverso dal solito. Iniziamo la nostra intervista con l’ultima risposta del nostro ospite di oggi - Michele Jamil Marzella, che secondo me riassume la sua personalità meglio di qualsiasi altra presentazione. Dopo una piacevole chiacchierata sorseggiando un caffè turco, in un piccolo bar di Milano è nata quest’intervista che assomiglia più ad una confessione spirituale. L’ultima domanda era “che cos’è per te la felicità”.

La sua risposta - La felicita e' una condizione della mente appartenente solo al genere umano terreno, e' sicuramente una condizione momentanea di mutamento interiore, se imparassimo a mutare nelle piccole e grandi cose essa si manifesterebbe con più rigore e presenza Siamo abituati a non esserne mai parte di essa per cui sconfiniamo nella non esistenza, esiste nella misura in cui noi vogliamo che esista, per cui una proiezione della nostra mente! Impariamo ad essere felici nel male e nel bene mettendo appunto nella stessa linea il bene ed il male e creare, nell'aion, in un punto ben preciso di questo segmento bene e male, la felicita!

Ciao Michele, felice di averti con noi. Presentati ai nostri lettori.

MICHELE - Ciao, onorato di essere intervistato su questa prestigiosa rivista. Sono della ridente Puglia, ho 35 anni, e continuo a vivere in Puglia nella provincia di Bari, poiché sono convinto che chiunque abbia coraggio delle proprie idee deve far luce del suo progetto di vita nella propria Terra.

URLOPOP – Suoni ugualmente bene sia musica classica che musica jazz e musica etnica, a che età hai iniziato a studiare la musica-strumento e dove? Chi sono i tuoi insegnanti e chi sono i tuoi punti di riferimento nel mondo della musica.

MICHELE - Non amo distinguere la musica in genere, la musica e' una grande dea e va adorata in tutte le sue forme. Ho iniziato a studiare musica in tenerissima età nel mio paese sino a far parte di quel grande e forte collettiva pugliese che é la banda da sempre importante palestra umana ed artistica per gli strumenti a fiato. Ho avuto importanti maestri oggi grandi amici e ne spicca uno in particolare Angelo Palmisano oggi produttore di tutte le mie follie artistiche. Non ho grandi miti, anzi non ne ho proprio, mi piace ascoltare un po’ di tutto senza mai perdere la mia originalità e la mia via del possibile.

URLOPOP – Sappiamo che fai anche il compositore, preferisci comporre musica oppure suonarla?

MICHELE - Mi piace sia comporre che suonare, certo il momento è più interessante quando si suona la musica che si compone.

URLOPOP – Come ti sei avvicinato all’induismo? A piccoli passi oppure è stata una “illuminazione”, qual è il tuo nome di battesimo? Sei molto giovane, avrai sicuramente qualcuno che ti aiuta nel tuo cammino spirituale, hai un guru?

MICHELE – Mi definisco polireligioso, con particolare attitudine spirituale verso lo shivaismo ed il buddismo, mi sono avvicinato al mondo orientale dopo una serie di viaggi in India e lì che ho compreso il valore del rispetto verso il Se Stessi ,attraverso la preghiera e il fascino dei canti del mantra che purificano la propria anima ed é lì che alcuni uomini illuminati mi hanno ribattezzato JAMIL, che vuol dire bello ma inteso come rispetto verso la bellezza del creato. Seguo gli insegnamenti di vari maestri da Osho a Babaji. Spesso ritrovo me spesso con lunghe chiacchierate con chi ha avuto esperienze più intense di quella che ho vissuto Io, attraverso la condivisione della spiritualità, senza mai creare una gerarchia tra gli uomini.

URLOPOP – Sappiamo che sei un seguace di Babaj, come la sua dottrina influenza la tua vita quotidiana ma anche la creatività (una delle tue canzoni si chiama Puja al Dio Shiva)?

MICHELE - Babaji fonda la sua catechesi sul mantra Om Namah Shivaya e sulla dottrina in Verità, Semplicità ed Amore, per cui vivo attraverso queste importanti tre messaggi, sforzandomi giornalmente di dare valore ad esse attraverso un esistenza capeggiata da ortoprassi. .....Certo che questa a centrare la mia creatività, infatti molte mie composizioni hanno sempre un ispirazione spirituale, infatti un brano del mio ultimo cd “La Via Del Possibile” (edizione Dodicilune) si chiama “Heart Tibet” ed e' una puja ossia un'offerta musicale attraverso il suono delle mie tube tibetane (radong).

URLOPOP – Hai mai provato a scrivere musica per meditazione?

MICHELE - Penso che la musica sia meditazione, infatti il mio ultimo cd La Va del Possibile (edizione dodicilune) é un percorso spirituale e meditativo, suoni che nascono da un pensiero meditativo e dove il suono diventa preghiera e nasce dall'anima e dal cuore

URLOPOP - Parlaci della tua collaborazione con il Buddha Bar.

MICHELE - É stata un'esperienza meravigliosa, nasce dalla condivisione dei miei brani con uno il più grandi dj di musica world in Italia, Papa Dj (Papadia Donato). Innanzitutto un uomo di una grandezza umana unica che ben si concilia con la sua essenza artistica. Mi ha scoperto sul social Facebook e dopo una bellissima chiacchierata conoscitiva ha valutato i miei brani e dapprima c'é stata l'emozione di essere trasmesso dal Buddha Bar di Montecarlo su Radio Monte Carlo e poi onorato, in questi giorni di far parte della schiera degli artisti di RMC BUDDH BAR RADIO MONTE CARLO; quindi grazie a Papa Dj e a Papadia Andrea per aver creduto in me e soprattutto per aver dato valore alla mia musica.

URLOPOP – Quale trai i festival dove hai partecipato e premi che hai vinto ti ha dato più soddisfazione?

MICHELE - Sicuramente i festival indipendenti dove si respira tanta umanità e semplicità

URLOPOP – Parlaci della tua esperienza di lavoro con orchestre, hai un orchestra tua?

MICHELE – Credo molto nel lavoro di gruppo e amo i collettivi, si, ho un'orchestra tutta mia si chiama IMPROBABILAND, ho vissuto con la mia orchestra tanti ma tanti momenti importanti e veri, tra cui il più importante il primo posto nelle novità pugliesi nella world music nel 2010 con il cd "GRIDO NERO"(edizione four), un grande successo di pubblico registrando il tutto esaurito in una tournee durata due anni.

URLOPOP – Il trombone è uno strumento musicale senza gradini fissati al contrario del pianoforte. Grazie al movimento della coulisse permette di suonare ad intervalli di meno di ½ tono, ho sentito questo nel tuo brano “Istanbul”. Si sente che sei molto appassionato della musica etnica. Come mai hai iniziato a suonare le trombe tibetane?

MICHELE – Il trombone é uno strumento affascinante poiché grazie alla coulisse (il tube che si allunga) riesci spesso ad avvicinarsi alla voce umana tirando fuori follie sonore. Mi sono avvinato alle tube tibetane grazie allo studio della dottrina buddista e dopo un viaggio in Tibet, oggi esse fanno parte della mia carriere artistica essendo uno dei pochi o forse l'unico a suonarle con frequenza in Europa.

URLOPOP – Con che artisti hai collaborato - suonato finora?

MICHELE – Tantissimi artisti dalla pop music con Renato Zero, Loredana Berte Caparezza, Kuzminac ecc ai tanti artisti di jazz e world music come Bebey, Daniele Sepe, Pino MInafra, Keith Tippet, Louis Moholo, Gabine Dabire...ecc...

URLOPOP – Adesso dove possiamo vederti o ascoltarti? Che progetti hai in corso?

MICHELE - Mi potete ascoltare recuperando i miei cd di maggior successo Improbabilband "Grido Nero" e Michele Jamil Marzella "la Via del Possibile".

Si recuperano in tutto il mercato digitale... Sulla mia pagina Facebook Michele Jamil Marzella potete seguire tutti i miei progetti attuali e futuri.

2015

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