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Jack Savoretti - Back home!

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Grandissimo successo per il concerto di Jack Savoretti, trentenne artista inglese di origini italiane. Ha pubblicato tre album di successo crescente (Between the Minds, 2007, Harder Than Easy, 2009 e Before the Storm, 2012), ed ha partecipato ai più importanti festival continentali. È stato supporter di Bruce Springsteen all'Hard Rock Calling di Londra, l'anno scorso, ha aperto l'intero tour di Jools Holland e intanto la sua voce risuonava nei brani inseriti in serie tv di culto come The Vampire diares e Sons of Anarchy. Non solo: c'era anche lui nel cast stellare di Queenie Eye, il video di Paul McCartney girato negli Abbey Road Studios londinesi, insieme a Meryl Streep, Johnny Depp, Sienna Miller, Kate Moss, Jude Law, Gary Barlow, Sean Penn e Jeremy Irons.

Si è esibito domenica 9 agosto sul palco del No Borders Music Festival a Sella Nevea (Ud). Più di duemila persone si sono recate al Rifugio Gilberti sul Monte Canin a Sella Nevea (UD). Noi di Urlopop non potevamo perderci questa occasione!

URLOPOP – Buonasera Jack, cosa ne pensi della location scelta per questo tuo concerto?

JACK – È una delle location più belle dove ho suonato, la gente è stata incredibile, favolosa. Se devo dare un voto è un dieci su dieci, ten out of ten!

URLOPOP – Degli spettatori sono arrivati al concerto a piedi da Sella Nevea, senza servirsi della cabinovia, facendosi ben due ore di salita pur di sentirti suonare (noi di Urlopop ci siamo serviti della cabinovia).

JACK – È vero, ho visto gente salire con i bastoncini da trekking. Davvero incredibile!

URLOPOP – Qual’é stata la location più strana per un tuo concerto?

JACK – Sicuramente qua!

URLOPOP – Quali sono le prossime tappe italiane del tuo tour?

JACK – La prossima è a Riccione e dopo Porto Pollo a Palau in Sardegna. Poi sarò nuovamente in Italia per le date del primo settembre a Milano e del tre settembre a Treviso.

URLOPOP – Sappiamo che hai origini italiane. Ti va di raccontare qualcosa della tua famiglia?

JACK – Certo! Mia madre è figlia di un polacco ebreo e di una tedesca che nel 1933 vivevano a Monaco di Baviera; non essendo quello, all’epoca, un posto sicuro dove vivere scapparono insieme a Londra ed è lì, dove nel frattempo era giunta anche la famiglia di mio padre che è di Genova. È li che si sono incontrati.

Sono molto legato alla città di Genova, per me la mia patria italiana è Genova, sia perché sono un tifoso genoano sfegatato sia perché quando sono in Liguria mi sento a casa. Nel resto d’Italia mi sento ancora un po’ straniero, ma la sto scoprendo un po’ alla volta.

URLOPOP – Parli Italiano molto bene. Parlavate italiano in famiglia?

JACK – No, ma ho fatto la scuola italiana in Svizzera per due anni.

URLOPOP – Sei cresciuto in Svizzera?

JACK – Si, a Lugano. Ho studiato lì per dieci anni, ho fatto la scuola americana e due anni di scuola italiana.

URLOPOP – Ti ricordi la prima volta che sei stato in Italia?

JACK – Si, sono stato battezzato in Italia, in Liguria.

URLOPOP – E da adulto?

JACK – Io collego moltissimo l’Italia alla mia infanzia.

URLOPOP – Nella tua famiglia c’era qualcosa di italiano?

JACK – Indubbiamente la cucina era molto italiana, a mio papà piaceva la cucina italiana, mentre per mia mamma la cucina italiana non era la sua preferita, però la collego ai nonni e ai cugini di famiglia.

URLOPOP - Come ti sei avvicinato alla musica?

JACK - I miei genitori mi hanno educato con la loro musica. Mio padre con la musica italiana e mia madre con musica americana degli anni sessanta, loro sono stati fondamentali nel mio percorso musicale. In particolare mio padre mi ha fatto conoscere la muscia da Dalla a Battisti a Tenco, e il country americano, da Johnny Cash a Kris Kristofferson. Mia madre era un po’ più cool, più trendy, adorava Stevie Wonder, Marvin Gaye, gli Eagles, Crosby, Stills & Nash. Forse per questo amo le commistioni, sono cresciuto ascoltando tante cose diverse.

URLOPOP – Abbiamo letto che hai iniziato a suonare a sedici anni, sei stato autodidatta? Oppure hai fatto qualche scuola?

JACK – Non ho fatto nessuna scuola, credo che il motivo per il quale suono ancora è che nessuno mi detto come suonare. Sbaglio in tantissime cose ma mi va bene così.

URLOPOP – Abbiamo visto che hai suonato e cantanto con artisti molto importanti, tra i quali Elisa, avete fatto un tour assieme nel 2014, con quali altri artisti hai collaborato e quali ti hanno lasciato un segno?

JACK – Più che pensare agli artisti con i quali ho collaborato, sono sempre stato proiettato al futuro. Sono molto interessato a cercare artisti italiani di diversi generi con i quali collaborare. Ho lavorato con Zibba, è stato un grande piacere lavorare con lui, adesso sto girando con un ragazzo che sia chiama Jack Ceselli e una ragazza che si chiama Violetta, in Inghilterra si unirà a noi un ragazzo americano, Max Jury che secondo me è uno dei cantautori più bravi del momento. Ho collaborato con tanti artisti, ma per me è una cosa continua, mi piace sempre guardare avanti.

URLOPOP - Ci dici qualcosa in più su questa collaborazione con Elisa?

JACK - Elisa è una persona meravigliosa, mi regalò l’esperienza irripetibile di duettare all’Arena di Verona, io l’ho invitata nel mio tour inglese. Fosse per noi due, staremmo sempre insieme a fare musica. Ma certi discografici italiani sono particolari, attaccati a un mondo che non esiste più. Se non vedono guadagni si fermano. 

URLOPOP – Hai dovuto affrontare diverse delusioni. Questo è il tuo quarto album, e quello di maggior successo.

JACK - Ho avuto qualche problema con l’industria discografica: volevano cambiassi nome perché il mio suonava troppo “world music”; mi hanno fatto causa, poi ho vinto, ma ho sprecato due anni con gli avvocati. Mi sono persino sentito dire frasi come “non lavorerai mai più in questo settore”. A un certo punto, preso dallo sconforto, ho anche pensato di smettere.

URLOPOP - Abbiamo letto sui giornali che tua moglie ti ha dato una spinta fondamentale per la sua carriera musicale e ti ha convinto a non mollare. Possiamo parlare della tua vita privata? Come hai conosciuto tua moglie?

JACK – L’ho conosciuta ad una festa di compleanno, io stavo andando a casa mentre lei è arrivata, così ho deciso di fermarmi.

URLOPOP – È stato un amore a prima vista? Un colpo di fulmine?

JACK – Sembra un cliché, ma genuinamente ti dico di sì!

URLOPOP – Sul web vieni paragonato al nuovo Bob Dylan. Come ci si sente ad essere paragonati ad un artista di questo calibro.?

JACK – È un paragone simpatico. Questa associazione nasce da un intervista che ho fatto molti anni fa, nella quale mi chiesero se mi piacesse la musica di Bob Dylan, e io risposi di si. D'altronde quando nasce un personaggio nuovo, chitarra e voce, tutti dicono: è il nuovo Dylan. E se è una donna: la nuova Joni Mitchell. Insomma, mi onora il fatto che scrivano che un po' ricordo quei nomi ma è una cosa che prendo con beneficio di inventario.

URLOPOP – Raccontaci qualcosa del tuo nuovo album “Written in Scars”, che cosa rappresenta per te e di che cosa parla?

JACK – Grinta ed amore, è un album cha parla di queste due cose. L’uno fa bene all’altro!

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