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Marco Ossanna - Good music never dies !

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La buona musica non muore mai è il motto di Marco Ossanna, uno dei più celebri video deejay d’Italia. La sua particolarità è che è un video dj - le canzoni che mette in consolle vengono proiettate anche su una parete, solleticando quindi anche la vista. Un nuovo modo di intrattenere e divertire che per il momento, vede pochi performers in Italia. La ricerca dei video è continua e le novità, del passato, non mancano mai; come le domande che abbiamo preparato per lui. Stiamo in compagnia di Marco Ossanna!

Ciao Marco, siamo felici di poterti intervistare e ti ringraziamo molto del tempo che ci dedichi. Raccontaci qualcosa di te - le tue origini, dove sei nato e  dove vivi adesso?

MARCO – Un saluto a tutti. Sono nato a Cremona circa 55 anni fa. Da 24 vivo in Romagna.

URLOPOP – La prima domanda mi nasce spontanea, spiegaci la differenza tra un DJ e un VDJ?

MARCO – Per essere semplici, credo che la differenza sostanziale sta nel fatto che il Vdj (Videodj) utilizza i video dei brani che utilizza un dj e con lo stesso scopo: intrattenere, far divertire, far ballare, educare (ove possibile). Mi ritengo della vecchia scuola, quella che con “dj”, diminutivo di disc-jockey, intende la persona che gioca con i dischi… Li presenta, li propone, li sovrappone e li usa anche per scopi diversi dal “far ballare”. Con il supporto delle immagini, il pubblico “guarda” la musica e ne rimane affascinato. E’ importante far notare che solo una piccola parte della musica in circolazione è disponibile e rintracciabile in formato video. La mia opinione è che più vecchio è il brano proposto, più è facile che desti curiosità perché, con molte probabilità, non era stato mai visto prima. La musica Vintage ha quindi più “appeal” se si può anche “vedere”.

URLOPOP – Hai una carriera davvero notevole, possiamo chiederti in che anno hai iniziato a fare il DJ? È da quanti anni fai il VDJ?

MARCO – Ho iniziato a “mettere sù i dischi” in un piccolo club di Belluno, città dove vivevo, nell’ottobre del 1975, quindi quasi 40 anni fa. Mi sono avvicinato al VideoMix a metà degli anni 2000. A questo proposito: fin dagli anni 80, ho collezionato VHS di gruppi, concerti, LaserDisc, compilation di videoclip etc. e ho cominciato a informarmi e a studiare come poter sfruttare ciò che già era in mio possesso. Ho fatto delle prove con dei lettori DVD per uso casalingo ed un mixer video comprato di seconda mano. Ho iniziato ad usare software di video-editing e mi è piaciuto subito. L’effetto era molto interessante. Ho visto l’alternativa e l’evoluzione al lavoro di dj che già da anni stava prendendo una direzione a me poco congeniale. Oggi sono attrezzato anche per eventi privati con Impianto Audio QSC di ottima qualità, Maxi-Schermi con proiettori ad alta luminosità dedicati, Tv monitor e quant’altro serve per la mia attività.

Curiosi? Interessati? info@gmnd.it

URLOPOP – Spiega hai nostri lettori come selezioni i video da abbinare alla musica.

MARCO – Credo che tutti abbiano visto almeno una volta Mtv o qualsiasi altro canale che trasmette Video musicali. Il senso, nel bene e nel male, è dare quel tipo di intrattenimento, rendendo la performance uno show, apportando variazioni a video datati e re-mixando l’audio di vecchi video per renderli più godibili e attuali, ma lasciando inalterato il fascino del pezzo. Il resto è tempo e denaro investito in ricerca, contatti e.. “molte fregature”! Da qui il mio motto: Good Music Never Dies (La buona musica non muore mai)!

URLOPOP – Usi video esistenti oppure li crei tu per l’occasione?

MARCO – La maggior parte dei video musicali che ho, provengono dalla vasta collezione di DVD originali che possiedo e continuo ad acquistare. Fino ad un paio di anni fa, c’era un sito inglese che vendeva delle compilation di PromoVideo in DVD, ma ha chiuso nel 2013. Molti dei video li avevo già trovati negli USA. Molti altri li ho creati io utilizzando materiale foto/video dell’artista e il brano originale. Ora la cosa è un po’ più complicata o più semplice a seconda della parte da cui la si guarda. Sono geloso dei miei contatti con collezionisti che mi sono procurato in tanti anni di ricerche. Da loro mi procuro le “chicche”, le rarità che, in collaborazione con Erik Lugaresi ELVj, ri-editiamo e remixiamo nei nostri studi, per ottenere le nostre versioni “esclusive” di brani vintage. Questa è la nostra prerogativa e la nostra passione principale. Ridiamo nuova vita a vecchi brani del passato e il pubblico è sempre sorpreso di conoscere l’identità e i visi dei cantanti/artisti che conoscono solo dalla radio o dai dischi.

URLOPOP – Parlaci delle tue ultime collaborazioni.

MARCO – Il 2014 è stato un anno positivo di crescita sia artistica che di lavoro, questo grazie anche alla collaborazione di Martino C. , il mio manager che cura il booking per gli eventi aziendali, che è decisamente il format in cui sfrutto al meglio il potenziale del video-entertainment.

Tra le collaborazioni più importanti segnalo: SKY WORLD CUP Alta badia, FLORIM @ Cersaie, ROLEX, LUCEA x BULGARI Roma, THUDUFUSHI DIAMOND RESORT (Maldive), LA RINASCENTE Cagliari, JAQUES WINE-DEPOT Dusseldorf (DE), SMART-WINES Koln (DE), ALOIS LAGEDER Winery, NINO FRANCO Vinery, VANITY FAIR @ Mostra del Cinema di Ve, VOGUE Bambino a Pitti Fi, JAGUAR Italia… PINETA by VISIONARIE RA e STORY PD per quel che riguarda i clubs.
Nel 2011 ho Video-Mixato al Carnevale di Venezia e fatto ballare più di 7000 persone! In passato ho collaborato anche con FIAT AUTO, REDBULL, LUOIS VITTON.

URLOPOP – C’è una collaborazione della quale vai particolarmente fiero?

MARCO – L’incontro con una persona speciale in occasione di una mia performance al MACEF Fiera Milano nel 2010, mi ha permesso di entrare in contatto con realtà fino a quel momento “distanti” come AD e Vanity Fair. Dopo anni continuo a collaborare ad eventi organizzati da CONDE’-NAST per Vogue, Vanity Fair, AD, etc.

URLOPOP – Approfittiamo della tua lunga carriera per chiederti una domanda molto specifica: come credi sia cambiato il modo di divertirsi degli anni ’70 ’80 e ’90 rispetto ad oggi.

MARCO – Potrò sembrare scontato ma credo che tutti quelli che hanno più o meno la mia età e hanno vissuto l’avvento e la crescita “sociale” dagli anni 70 in poi, potranno confermare che allora c’erano pochi soldi e molta fantasia. Sì, ci si divertiva con la fantasia... si sognava e si suonava (io ho studiato 5 anni pianoforte e suonato la batteria per 3) nelle cantine. Con l’arrivo delle radio private, la musica è entrata ovunque. Un aiuto non indifferente per chi lavorava come dj... Il pubblico veniva a ballare preparato. Sapeva cosa voleva. E si divertiva moltissimo perché era aperto alla novità, a capire e a lasciarsi stupire. E poi, quelli erano gli anni in cui la moda e il sesso tra i giovani venivano “sdoganati” tra i giovani e le conquiste, le prime auto e le storie a esse associate, erano tante e sempre “fantasiose”. Ci si divertiva sì, e gli amici erano “veri amici”, compagni di avventure oggi inenarrabili.

URLOPOP – Quanto pensi sia importante per un dj avere una vasta cultura musicale?

MARCO – Se cominciavi a fare il dj negli anni 70/80, prima di tutto dovevi sapere di musica. La musica è frutto di arte e passione e applicazione. Dovevi conoscerne i protagonisti, gli strumenti e le ultime uscite. Non ti era concesso avvicinarti ad una consolle se non eri in grado di sostenere un discorso sulla musica e sulle tue opinioni musicali. Oggi mi sembra sia il contrario. Mi sembra di capire dai post che circolano sui social, che il saper mixare sia alla base dell’ essere un dj.

Per me non è così, ma ogni generazione genera i suoi miti e i suoi mostri. Per me conta cosa e come suona un dj, non che cosa usa. Se vado ad una serata o ad un evento, “ascolto” il programma del dj. Mi è del tutto indifferente se usa i vinili o il pc con un controller. Ma non resto indifferente se “sento” che usa testa e cuore.

URLOPOP – Quali sono stati i locali dove ti sei divertito di più a suonare?

MARCO – Sono stato resident e fautore del “MARTEDI’ PINETA” negli anni 90. La base l’ho gettata io da maggio 1991, e dopo un periodo di sofferenza è partita la serata più imitata e frequentata di quegli anni, dove mi sono davvero divertito a proporre vari generi musicali: dagli anni 50, 60 e poi principalmente 70 e 80. Ma ho ricordo di essermi divertito molto anche al Drago a Lignano nell’estate 1982 (che musica c’era!!), e al Papaya di Jesolo nell’estate 89.

URLOPOP – Lo scorso 13 ottobre hai preso parte alla grande rimpatriata di DJ di tutto il nord d’Italia “Dj Forever” al Victoria Club di Abano Terme. Dj Forever nasce tre anni fa da una cena organizzata tra vecchi amici Dj per il ritorno di Donato Papadia (Papa dj) a Padova da Montecarlo dove è DJ Resident al Buddha Bar. All’evento organizzato da Claudio Stella hanno partecipato numerosissimi, più di duecento, tra i quali anche il Governatore della Regione Veneto Luca Zaia (ex PR), ti va di raccontarci come è andata la serata? Sai se l’evento verrà riproposto anche per quest’anno?

MARCO – La serata è stata senza dubbio un successo per partecipazione e qualità dell’organizzazione. Un incontro senza pretese tra DJ vecchi e non, sia per età che per anni di lavoro. Un evento nell’evento dove è stato bello reincontrare molte persone, prima che dei dj. Per il prox anno, Claudio Stella ha abdicato e ha passato lo scettro dell’organizzatore a Luciano Gaggia. E’ presto per sapere se, dove e come verrà riproposta. Se si farà, io ci sarò sicuramente.

URLOPOP – C’è qualcuno vorresti ringraziare per averti aiutato nella tua carriera da dj?

MARCO – Si. Nel 1990 ero dj residenti al Cinecittà di San Donà di Piave. Venne assoldato per i mercoledì sera il dj Massimo Padovani di Rimini e resident del weekend al Pineta di Milano Marittima. Trovammo subito delle affinità, ci completavamo. Così fu lui a propormi come suo “secondo” al gestore dell’allora “Pineta Luxe” Renato Ricci. L’inizio, come ho raccontato sopra, non fu dei più facili ma poi ci rimasi per quasi 10 anni.

URLOPOP –Ti ritieni soddisfatto della tua vita attuale? Hai dei rimpianti o vorresti aver fatto qualcosa diversamente?

MARCO – Qualche rimpianto nella vita ci stà. Fare delle scelte è necessario. Oggi, dopo un periodo di involuzione, sono abbastanza soddisfatto. Ho una attrazione fatale con la musica anni 70, 80 e 90 specie se in video. Ma ciò che mi soddisfa maggiormente è vedere che attrae moltissimo pubblico giovane, quello che ancora si interessa alla musica e non al suo contorno. Il consiglio che mi sento di dare a loro (dj e non) è : comprate musica!! E’ bellissimo possedere un disco, un cd, un dvd. Leggere i credits, sapere gli strumentisti, sentire la passione che c’è dentro.

La musica è tutto questo. Un download è spesso “usa e getta”, ancor peggio se è illegale o copiato. Abbiate sempre un pensiero per chi la crea e ve ne fa dono. E’ la loro arte, la loro vita.

URLOPOP – Che obiettivi vorresti raggiungere nel 2015?

MARCO – Spero di replicare il 2014 e magari fare qualcosa di importante di livello internazionale.

Good Music Never Dies!

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