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Francesco Ferracin - La nostra grande belezza.

Apology

L'italiano medio non sa tirare la sfoglia a mano, ma è capace come nessun altro di distinguere un pomodoro buono da uno cattivo. Sa che un pomodoro buono non ha bisogno di essere mascherato dall'aglio e dall'aceto, perchè sa che la qualità di un ingrediente viene prima della complessità della preparazione.  Credo fermamente che ognuno è quello che mangia ma è anche quello che veste. La qualità è sempre al primo posto. A dispetto dei tanti difetti, gli italiani hanno la fortuna di nutrirsi - attraverso il palato e attraverso gli occhi - di armonia, ed è questa la loro grande bellezza.

Quindi, siamo ciò che vestiamo? Di più! I vestiti che indossiamo possono modificare la percezione che abbiamo di noi stessi. Non solo noi siamo quello che vestiamo ma diventiamo quello che vestiamo. Il problema però si ripropone ad ogni stagione: come scegliere i pantaloni giusti? Saper scegliere i pantaloni giusti è un’arte da imparare per valorizzare il vostro look e apparire più belli.  Bisogna affidarsi a un esperto in materia. E chi può essere il maggior esperto in materia di jeans - di chi li produce!

Il nostro ospite di oggi si chiama Francesco Ferracin, ha 33 anni, abita e lavora a Conegliano. Il motivo per cui oggi siamo qui - il suo marchio di abbigliamento che si chiama Apology. Ciao Francesco, da cosa è nata la tua passione per la moda?

FRANCESCO - Si può dire che sono nato e cresciuto in un negozio di abbigliamento, poiché i miei genitori, per non lasciare il proprio posto di lavoro, mi portavano spesso e volentieri via con loro nel negozio di abbigliamento di loro proprietà, “Ferracin” a Refrontolo, una superficie di 5.000 mq suddivisa in sezioni che vestono uomo, donna, bambino, e in cui è possibile trovare anche articoli per la casa. Penso sia proprio questo che abbia contribuito a far crescere in me il desiderio di lavorare in questo settore.

URLOPOP - Tu e la tua famiglia, possedete anche altri negozi?

FRANCESCO - Si, al momento ne abbiamo cinque: due a Conegliano e gli altri a Refrontolo, Susegana e Treviso.

URLOPOP - Parliamo dei punti vendita di Conegliano.

FRANCESCO - Il primo negozio che abbiamo aperto a Conegliano è “La Stazione”, nel 1989, nato come boutique per differenziarsi un po’ dallo stile generico e classicheggiante che caratterizza tuttora il grande negozio di Refrontolo. Allora è stato chiamato così perché si trovava proprio nel viale della stazione. Nel 2001 ci siamo spostati in via Vittorio Emanuele, ma abbiamo deciso di mantenere comunque lo stesso nome.
Poi nel 2012 ho personalmente dato vita al secondo negozio che si trova nella via storica di Conegliano, via XX settembre e che ho chiamato “La Stazione Via XX” per mantenere comunque una continuità con l’altro punto vendita.

URLOPOP - Con il passare del tempo avete mantenuto sempre lo stesso stile in tutti i negozi?

FRANCESCO - No, perché comunque l’abbigliamento ha fatto un salto epocale rispetto a molti anni fa e abbiamo dovuto stare al passo con i tempi. Siamo passati dal proporre un uomo molto classico ed elegante ad uno più giovane e attento alla moda. Abbiamo sempre cercato di anticipare le mode e mai di seguirle. Tuttavia possiamo dire che il filo conduttore dello stile che lega tutti i negozi è il cosiddetto casual ricercato.

URLOPOP - Da dove viene tutta questa passione per la moda?

FRANCESCO - Per quanto riguarda me, credo sia per il fatto che ci sono proprio nato dentro, come spiegavo inizialmente; tuttavia anche per mio padre è stato un po’ così, perché l’azienda è stata creata in principio dai miei zii che hanno diversi anni più di lui e quindi possiamo dire che ci si è ritrovato dentro al mio stesso modo.

URLOPOP - Non siete solo un negozio, siete un’azienda e dietro tutto ciò, oltre che un’azienda c’è una vera e propria famiglia. Siete un’azienda che non vende solo abbigliamento, ma che anche lo produce?

FRANCESCO - Esattamente. Portiamo avanti sia delle produzioni in collaborazione con altre aziende, sia un marchio tutto nostro.

URLOPOP - Come si chiama questo marchio?

FRANCESCO - Apology. E’ un marchio di mia creazione nato dalla collaborazione con Giuliano Pesce, in arte Thierry, uno stilista di grande esperienza che attualmente vive e lavora in Spagna.

URLOPOP - Come vi siete conosciuti tu e Giuliano Pesce?

FRANCESCO - Ci hanno fatto conoscere degli amici che avevamo in comune. Si sapeva che andavo cercando una persona preparata a livello tecnico per poter creare un jeans diverso dagli altri. Il mio intento era quello di proporre una rivisitazione all’italiana del classico jeans americano e fare in modo che fosse utilizzabile in più outfit.

URLOPOP - Da cosa deriva il nome Apology?

FRANCESCO - Il termine “apology” significa scusa e noi l’abbiamo utilizzato ironicamente per entrare in questo mondo “chiedendo scusa” alla moda e a quelli stilisti che se la credono troppo!

URLOPOP - Dove producete questi jeans?

FRANCESCO - Tutto a chilometri zero! Produciamo tutto tra la provincia di Treviso e Padova.

URLOPOP - Quindi, Apology riguarda solo jeans?

FRANCESCO - No. Siamo partiti da un pantalone e un jeans e adesso produciamo anche camicie, t-shirt, giacche, cravatte, bretelle…

URLOPOP - E tu, personalmente, vesti solo Apology o tradisci il tuo marchio indossando anche altro, magari per prendere qualche spunto?

FRANCESCO - Indosso anche altro. Spesso per ricerca e sviluppo ho la tendenza a comprare modelli dove secondo me c’è qualcosa da imparare; per esempio apprezzo molto Edwin, PRPS, Replay, Pepe Jeans, Cycle…

URLOPOP - Come nasce un prodotto Apology, un jeans nella fattispecie?

FRANCESCO - Partiamo dal presupposto che alla base ci sono sei tipologie di jeans suddivise secondo vestibilità e stile, studiate per accontentare una vasta gamma di clientela che va dal ragazzo giovane modaiolo all’uomo in carriera.
Dunque partiamo proprio da queste tipologie scegliendone la quantità da realizzare, i tessuti e la colorazione per poi mandare tutto in produzione.

URLOPOP - Quanti capi producete annualmente?

FRANCESCO - La nostra è un’azienda piccolina e puntiamo tutto sulla qualità. All’anno produciamo all’incirca 5.000 capi.

URLOPOP - Possiamo dunque affermare che il vostro è un prodotto di nicchia? Come sono i vostri prezzi?

FRANCESCO - Per ora, essendo all’inizio, direi di si, siamo un prodotto di nicchia, ma stiamo comunque crescendo. I prezzi dei nostri prodotti viaggiano su una fascia medio-alta. I nostri jeans per esempio partono da 130 euro e arrivano anche a 200 euro.

URLOPOP - Producete anche abbigliamento femminile?

FRANCESCO - Si, ma decisamente meno rispetto al maschile. Dobbiamo ancora migliorarci sulla produzione dei capi donna perché risulta molto più difficile di quella dell’uomo. Questo soprattutto perché le evoluzioni sulla vestibilità della donna sono diverse di stagione in stagione e per cui se indovini la tendenza di un anno, non è automatico azzeccarla quello successivo!

URLOPOP - Quindi produrre uomo è più semplice sebbene si stia comunque arricchendo di dettagli?

FRANCESCO - Si. Nell’uomo l’evoluzione è spesso sui colori, sui particolari, sui dettagli, in quanto vuole sentirsi appagato; ma tutto sommato l’outfit rimane abbastanza regolare. La donna invece gioca molto di più con le vestibilità e quindi richiede molta più varietà.

URLOPOP - Apology piace?

FRANCESCO - Beh, penso proprio di si. I negozi lo vendono bene, meglio addirittura di altri prodotti più affermati e il motivo credo stia proprio nel rapporto qualità-prezzo. Non investendo sull’immagine e sulla comunicazione, bensì sul passaparola, tutti i costi vengono concentrati unicamente sulla produzione del prodotto.

URLOPOP - Dove possiamo trovare i vostri prodotti?

FRANCESCO - Li vendiamo online nel sito www.apology.it in cui sono presenti tutti i modelli, anche quelli degli anni precedenti; poi li distribuiamo anche in varie città presso alcuni negozi. Queste città, oltre Conegliano, sono per esempio Londra, Amsterdam e Madrid.

URLOPOP - Con questo brand avete partecipato a delle esposizioni?

FRANCESCO - No, perché la cosa che più ci interessa è fare vetrina nelle città più importanti. Io personalmente quando arriva il momento di scegliere dei brand per i nostri negozi, ho l’abitudine di andare nelle città ed osservare la gente per capire “cosa va”.

URLOPOP - Oggi la moda, soprattutto quella seguita dai giovani, è basata sul “casual”, sull’improvvisazione, sull’invenzione creativa. Come si vestono adesso i giovani secondo te?

FRANCESCO - Dipende tanto da che parte del mondo vai a visitare. Parlando dell’Italia, diciamo che tutto sommato nel nostro paese ci si veste bene, poi ovviamente dipende dalla cultura di ognuno e purtroppo spesso anche dalla situazione economica.

URLOPOP - Quali età vestite?

FRANCESCO - Vestiamo un vasto range, persone dai 14 ai 70 anni. Guarda, mio padre ha 64 anni e indossa comodamente Apology!

URLOPOP - Con Apology è associato anche uno slogan?

FRANCESCO - Si, “never without”, proprio per evidenziare che può essere un abbigliamento utilizzabile tutti i giorni e molto comodo. Questo slogan l’abbiamo concepito a due anni dalla nascita del brand quando ci siamo accorti che la nostra forza era il post-vendita, il servizio: tutti quelli che sono venuti ad acquistare i nostri prodotti, poi sono tornati a comprarne altri.

URLOPOP - Avviandoci verso la conclusione… Perché un compratore dovrebbe scegliere il tuo brand?

FRANCESCO - Per mettersi alla prova, per rendersi più personalizzato, per non indirizzarsi sempre sui soliti marchi e per differenziarsi dalla massa!

2015

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