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Claudio Stella - Quando il vino entra, esce la verità.

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Una buona intervista ha bisogno di molta preparazione, diciamo almeno un giorno di lavoro, telefonando agli amici, leggendo tutti i ritagli sul personaggio. La preparazione è fondamentale per la buona riuscita di un intervista. Possiamo dire che si deve avere una cultura del personaggio. Ma nel 70% dei casi tutto ciò non basta ancora! C'è sempre da scoprire qualcosa in una persona!

Di solito bastano due o tre righe di presentazione che introducono la persona che poi intervisteremo. E li che inizia un vero lavoro - è cosi difficile raccontare una persona che non conosci o che non hai mai visto fin adesso! E poi non mi piace scrivere solamente per dire qualcosa. Si scrive perché si ha qualcosa da dire. Nel caso del nostro ospite di oggi da dire ce ne veramente tanto! Avrei mille domande da fare ma per ora mi limito ad una decina...

La nostra intervista di oggi è con Claudio Stella.

Ciao Claudio, siamo davvero contenti di poterti intervistare. Partiamo con una breve presentazione: per chi non ti conoscesse, chi sei e di cosa ti occupi?

CLAUDIO – Nato a Vicenza 63 anni fa e vissuto in giro per il mondo con residenze da Theran a Pordenone, Jesolo ecc fino a tornare a Vicenza soprattutto causa il lavoro di Disc-Jockey professionista svolto dal 1967 al 1996. Per dovere di cronaca sono stato tra i primi D.J. italiani.

URLOPOP – Ah però! Sappiamo che ti occupi di vini, sei titolare di due enoteche, raccontaci in cosa consiste la tua attività e da quanti anni sei nel settore?

CLAUDIO – Terminata l’attività di D.J. ho abbracciato la mia seconda passione oltre la musica: il Vino. Aperto la prima Enoteca Per Bacco a San Donà di Piave, nel 2005 ho inaugurato quella che poi è diventata la sede centrale a S. Maria di Camisano in provincia di Vicenza. La scelta in questo Comune è stata dettata dal grande Mercato Domenicale che portavano le giornate lavorative utili settimanali da 5 a 6 con possibilità economica vantaggiosa e così è stato. Negli anni ho aperto altre filiali a Sesto S. Giovanni (MI), Trento e Cavallino (VE) che oggi sono state tutte cedute in affitto d’azienda prima e vendute poi a quelli che erano i miei collaboratori. Nel 2010 ho inaugurato il Wine Bar di Perbacco denominato “Porca Miseria” nel quale vengono svolte le manifestazioni di degustazione oltre che ritrovo per gli amanti del Buon Bere.

Esiste anche un sito internet www.perbaccoweb.it deve ci sono tutte le oltre 1800 referenze in vendita nei miei punti vendita con mercato soprattutto estero.

URLOPOP – Qual è il tuo vino preferito? E quello più caro che hai?

CLAUDIO – Non posso stabilire quale sia il mio preferito in quanto ogni zona di produzione ha tipologie particolari degne di nota, ma se devo scegliere tra tutti con prezzo senza svenarsi questo è l’ Ornellaia. I più cari Petrus, Romanèe Conti e Masseto con disponibilità limitata e solo per clienti affezionati.

URLOPOP – Ti ricordi qual è stato il primo vino che hai assaggiato?

CLAUDIO – Quello che mi fece innamorare il vino: Verdicchio di Matelica.

URLOPOP – Quante bottiglie hai nella tua cantina?

CLAUDIO – In enoteca come detto sono circa 1800 a casa 48 miste tra Metodo Classico e strutturati perché gli amici che vengono a cena “purtroppo” bevono bene che a volte è meglio pagargli la cena in ristorante…….mi costerebbero meno, ha, ha, ha!

URLOPOP – Che vino consiglieresti ai nostri lettori, che abbia un buon rapporto qualità prezzo: un bianco, un rosso e un bollicine.

CLAUDIO – Aliotto delle Tenute Lunelli (Sangiovese, Merlot e Cabernet - Toscana) per quanto riguarda i rossi: fantastico. Bianco delle Regine de Castello delle Regine (Chardonnay, Sauvignon, Riesling – Umbria) per i Bianchi e Mathius di Dorigati (Trento DOC Metodo Classico) per le Bollicine. Quest’ ultimo semplicemente STUPENDO!

URLOPOP – Come valuti i vini esteri? Pensi che ci siano dei vini esteri che in Italia non hanno similari?

CLAUDIO – Si, vini come Unico Ribera del Duero dell’ Azienda Vega Sicilia (Spagna), Gran Cru di Romanèe Conti (Francia) o Grange di Penfolds (Australia) giusto per citarne alcuni, non hanno paragoni al mondo anche se il Barbaresco di Roagna, Brunello Poggio di Sotto, il Barolo Vigna Rionda di Massolino o l’Amarone di Quintarelli non sfigurano minimamente.

URLOPOP – Potresti consigliare ai nostri lettori del Nord-Est alcune cantine/ristoranti/enoteche oltre la tua  che valgono la pena di essere visitate?

CLAUDIO –Cantine: dare un consiglio è arduo in quanto ogni una ha un fascino particolare, ma una visita da Abbazia di Novacella in Alto Adige, Bertani in Valpolicella e Livio Felluga in Friuli meritano una Attenzione particolare.

La stessa cosa per i Ristoranti; citarne uno penalizza tutti gli altri, comunque azzardo per rapporto qualità/prezzo la Trattoria San Zeno a Montagnana (PD), se volete un locale “Unico” la Trattoria da Filippetto a Sovizzo (VI) descriverla è impossibile!

Enoteche: Per Bacco, Per Bacco e Per Bacco……scherzi a parte per gli amanti dell’ Amarone e non solo Enoteca della Valpolicella a Fumane (VR). Sempre a Verona merita uno spuntino-degustazione l’Enoteca Signorvino a ridosso di Piazza Brà. A Venezia un salto dal mio amico Mauro Lorenzon presso Enoteca Mascareta è d’obbligo: vino e simpatia come in pochi locali in Italia.

URLOPOP – Qual è la tua cucina preferita?

CLAUDIO – Tutta. Avendo avuto la fortuna di girare il Mondo negli anni ’70/80 quando le comodità erano un lusso ho imparato ad apprezzare qualsiasi cibo, dal montone “ammorbidito” sotto la sella del Cammello al miglio e cipolla cruda intinto nel sugo di verdure, dalla carne di pitone alle formiche rosse in salsa di yogurt e pane. I migliori piatti comunque rimangono spaghetti al pomodoro e basilico o pizza: in pochi sanno fare queste due pietanze “Veramente” bene!

URLOPOP – Ti piace cucinare?

CLAUDIO – Si, anche se il tempo mi è tiranno essendo impegnato per lavoro sette giorni su sette essendo impegnato anche nel sociale come responsabile di una Cooperativa ed una Associazione di Volontariato Penitenziario. Però come preparo io le costate a dimensione “Brontosauro” lo fanno in pochi anche perché ci affianco sempre dei vini che qualsiasi cosa cucino grazie al grado alcolico diventa “Fantastico”!

URLOPOP – Prima di venire ad intervistarti ho studiato bene il tuo sito, ho visto che hai anche una ampia scelta di grappe e distillati, che differenza c’è tra un distillato ed una grappa? Il sapore è molto diverso?

CLAUDIO – La Grappa è prodotta distillando la vinaccia, la parte solida dell'uva (buccia e vinaccioli), mentre il Distillato d'Uva è ottenuto distillando l'uva intera fermentata, quindi il mosto fermentato e la sua vinaccia insieme.
Il distillato di uva quindi si colloca a metà strada fra una Grappa (ottenuta distillando una materia prima solida quale la vinaccia) e un Brandy (ottenuto distillando una materia prima liquida come il vino), essendo ottenuto distillando sia la parte solida che la parte liquida dell'uva.
Un distillato d'uva è normalmente più elegante e fruttato di una Grappa, che viceversa è tendenzialmente più intensa e strutturata.

URLOPOP – Sempre sul tuo sito ho visto che tratti anche birre artigianali, in questo momento c’è un gran parlare di birre artigianali, secondo te come mai? Tra tante birre presenti sul mercato, come mai la scelta è ricaduta sul marchio Gjulia?

CLAUDIO – Assieme al vino una mia grande passione negli anni 70/80 erano le birre e posso assicurare che ne venivano importate poche, anzi pochissime. Possedevo una collezione di 1500 lattine provenienti da tutto il mondo Iran compresa (Nel periodo dello Scià di Persia a Theran esisteva un birrificio americano diretto da un italiano; birra leggera, comunque buona) e Sud Africa (Tipo Stout…….N.B. siamo negli anni 70). Tratto Birre Artigianali da oltre 15 anni e negli ultimi 5/8 sono spuntati micro birrifici come funghi perché in teoria per fare la Birra ci vuole poco: Acqua, malto, luppolo e lieviti. Birre artigianali degne di questo nome che si distinguono ce ne sono poche ed il Birrificio Gjulia di Ipplis (GO) l’ho inserita perché merita attenzione: tutti gli ingredienti sono prodotti da loro, usano un’acqua eccellente, rapporto qualità prezzo ottimo ed una menzione particolare va alla “Grecale” fermentata con una piccola parte di Picolit.

URLOPOP –Secondo te quali sono i segreti per far funzionare profittevolmente una attività? Soprattutto di questi tempi, quando il consumatore è sempre più attento a come spende i suoi soldi?

CLAUDIO – Amore, Passione, Professionalità, Competenza, Qualità, Offerta ed un pizzico di “fortuna”… che bisogna cercarsela! Il consumatore non è più uno sprovveduto e grazie alla tecnologia è sempre più informato e competente. Moltissimi clienti vengono nelle mie enoteche per farsi consigliare ed uscire dai “Soliti” prodotti. Memorabile è stata una cena organizzata da un noto industriale Vicentino astemio con invitati molto importanti e tra gli altri Giovanni Rana che portava alcuni suoi prodotti. Stava comperando Baroli, Amaroni e Brunelli di Montalcino al che gli chiesi quale tipo di cena avesse. Quando seppi che era a base di cappelletti, zampone, maiale ed affettati gli consigliai caldamente del semplicissimo Lambrusco Maestri. Rimase inorridito: Ai miei amici cena con “Lambrusco”? Insistetti ed a malincuore ne prese 12 bottiglie. Il giorno successivo all’apertura dell’Enoteca lo vidi in attesa davanti la porta e naturalmente mi prese un colpo pensando di avere combinato qualche guaio ed invece venni accolto da ringraziamenti sinceri per il consiglio dato: avevano bevuto SOLO lambrusco e fortuna aveva bottiglie a sufficienza! Economicamente non è stato conveniente, ma la soddisfazione ha ripagato ampiamente.

URLOPOP – Come vedi l’anno 2015 in fatto di tendenze enologiche?

CLAUDIO – Data l’annata non proprio soddisfacente per alcune zone del nord e centro Italia punto sul meridione ed in particolare su due Aziende che hanno sfornato vini eccezionali: Leone de Castris per la Puglia e Duca di Castelmonte per la Sicilia senza dimenticare i vini Campani eccellenti ma ancora poco conosciuti quali Falanghina, Greco di Tufo, Fiano di Avellino ma soprattutto il Taurasi.

Parlando in generale invece mi auguro che questo ano nuovo 2015 porti nelle nostre famiglie e nel nostro cuore tanta pace e serenità e ai nostri ragazzi un futuro radioso, pieno di soddisfazione e di gioia, di impegno e passione. Auguro a tutti di non perdere la capacità di sognare, di credere nei loro sogni e di non permettere a nessuno di esautorarli dei propri sogni.

URLOPOP - Grazie Claudio, ci siamo fatti una bella intervista.

L’intervista è come una battaglia navale. Fai una domanda e scopri che hai colpito un vascello. Con un’altra, invece, affondi una portaerei. Soprattutto in diretta, gli scrosci d’acqua sono numerosi! 

E voi cosa ne pensate a tal proposito?

2015

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