Urlopop_logo_temp6

Graziella Modanese - Professione artista.

11265510_874283479277630_2567874800963498234_n

Oggi incontriamo Graziella Modanese, pittrice italiana di origine Argentina, dall'inimitabile tocco nella ritrattistica d'Autore... Nell' atelier di Graziella Modanese troviamo opere d'arte che secondo lo stile classico propongono una pittura ostentamente bella, che appartiene ad un marchio pittorico, unico, irripetibile, autentico. Cara Graziella, parliamo della tua vita di donna e di artista.

GRAZIELLA - Mi chiamo Graziella Modanese e ci troviamo nella mia casa-studio nel centro di Conegliano, nel Veneto, per parlare della mia grande passione la pittura. Una passione di vita perchè ho dedicato la mia intera vita e la dedico tutt’ora, all’arte e alla pittura. La pittura è sempre stata per me un ossessione, un' esigenza quotidiana. È una cosa cosi grande e cosi forte per me che fa si che io ogni giorno mi alzi e mi metta a lavorare. Amo gli antichi maestri e cerco migliorare ogni giorno per avvicinarmi sempre di più a loro.

URLOPOP – Quando è nata dentro di te la passione per l’arte e il desiderio di regalarle il tuo tempo? Ti ricordi a che età hai iniziato ad interessarti alla pittura?

GRAZIELLA – E’ una passione che ho da quando ero piccolissima, avrò avuto cinque anni quando ho visto dei colori in tubetti che mia mamma aveva portato dall’Italia in Sud-America e sono rimasta affascinata. Era come se io li avessi già visti, forse in un’altra vita...

URLOPOP - Andy Warhol, già negli anni Sessanta spiega nel suo libro “Pop” cosa serve ad un artista per farcela: “Per avere successo come artista bisogna esporre in una buona galleria. È soprattutto una questione di marketing. Si vuole comprare qualcosa che aumenterà di valore e l’unico modo per farlo è affidarsi ad una buona galleria che trovi l’artista, lo promuova e faccia sì che il suo lavoro sia mostrato nel modo giusto alla gente giusta. […] Non importa quanto sei bravo, se non ti promuovono nel modo giusto, il tuo nome non sarà tra quelli che verranno ricordati”. E' possibile oggi scegliere la pittura come carriera?

GRAZIELLA - Essere artista non è solo una professione ma una vera e propria vocazione; l'arte è comunicazione e deve trasmettere le emozioni che l'artista stesso riversa in esse. Catturare i miei sogni e trasformarli in colori, musica e poi vederli vivere, rappresenta per me l'emozione suprema. .A tal proposito la miglior citazione in merito di Ron Hubbart..."Solo gli Artisti sono in grado di plasmare il nostro futuro con i loro sogni".

URLOPOP – Tu non sei italiana, vero? Da quanto tempo vivi in Italia?

GRAZIELLA – Sono nata in Argentina e vivo in Italia dagli anni ’70 anche se ci ero già stata quando avevo tre anni. Mio papà era di origini italiane mentre mia mamma era argentina. Lei lavorava in un’atelier e faceva dei ritratti a Buenos Aires. Anche i miei zii erano artisti, uno dipengenva le chiese mentre l’altro disegnava per un giornale del governo.

URLOPOP – Ti ricordi a che età ha fatto il tuo primo dipinto?

GRAZIELLA – Il mio primo dipinto l’avrò fatto a sei anni. A quell’età ero molto introversa e mi sono creata un mio mondo, così ho iniziato a dipingere. Mi ricordo che da quell’età in poi la direttrice della scuola veniva a congratularsi con me perchè era la materia in cui riuscivo a dare il meglio e i miei disegni venivano conservati a scuola. Dopo ho continuato a dipingere ma purtroppo non ho mai studiato pittura, magari lo avessi fatto. (fa un sospiro)

URLOPOP – E perchè non l’hai fatto?

GRAZIELLA – Perchè in quel periodo ci siamo trasferiti nuovamente in Italia e non capivo ne parlavo molto bene l’italiano. Il cambiamento è stato uno shock per me, perchè a Buenos Aires stavo benissimo. Ci ho impiegato 3 anni per dire qualche parolina in italiano. Poi mi sono messa a disegnare come autodidatta.

URLOPOP – Quand’è che la passione è diventata lavoro?

GRAZIELLA – Io ho tralasciato la pittura per un periodo quando è nata mia figlia. Poi, negli anni ‘95/96, mia mamma mi chiese perchè non mi mettevo a fare i ritratti come quelli che facevo una volta negli anni ’70. Lei aveva capito le mie doti. Quella volta l’ho ascoltata e ho iniziato a fare dei ritratti e ho anche riacquistato la fiducia in me stessa. Ho cominciato a vendere quadri e ad avere delle commissioni. Sarò sempre grata a mia mamma per avermi dato la spinta quella volta.

Negli anni successivi, mi sono completamente dedicata alla pittura. A me non serve altro, il mio mondo è questo. Sento come se avessi un compito, che sentivo già quando avevo cinque anni, sentivo di avere una missione da compiere... Forse non è la pittura chi lo sà...

URLOPOP - E se fosse la pittura il tuo compito, secondo te qual’è la tua missione?

GRAZIELLA – Di far sognare le persone. Su ogni opera c’è uno spirito, un qualcosa da comunicare. Stando lontano da tutto e da tutti ho fatto molti passi in avanti. Quattro o cinque mesi fa sono andata a vedere due volte una mostra di Corcos e da allora ho preso coscienza di tutto quello che avevo appreso fino ad allora. Infatti, vado a vedere le mostre per questo motivo, guardando i quadri capisco che tecniche hanno utilizzato. Personalmente, uso le tecniche antiche e le preparazioni come gli antichi maestri, passo da un pittore all’altro per capire ed imparare le diverse tecniche. Dopo aver visto questa mostra ho iniziato un lavoro che sto tutt’ora fecendo dove ho inserito molte delle nuove conoscenze che ho recentemente acquisito.

URLOPOP – Ha mai fatto qualcosa di futuristico?

GRAZIELLA – Facevo surrealismo negli anni ’90. Ma poi ho smesso. Era bello e ho anche fatto delle favole per bambini. Ero pazza di Salvador Dalì ma poi ho conosciuto i grandi maestri e ho capito che c’era un mondo ben diverso ed era quel mondo che faceva per me. Negli antichi maestri, secondo il mio parere, c’è una bravura molto superiore a quella di Dalì.

URLOPOP – Puoi definire il tuo stile?

GRAZIELLA – Io non ho uno stile tutto mio. Diciamo che mi sono dedicata a scoprire i vari stili. Non è facile, e quando non ottengo il risultato che voglio continuo ad insistere finchè non lo ottengo.

URLOPOP – Perchè hai scelto di fare i ritratti?

GRAZIELLA – Con i ritratti c’è una comunicazione diversa, si tratta di persone che comunicano sensazioni.

URLOPOP – Realizzare ritratti è molto diverso da realizzare altri generi pittorici come la natura morta o paesaggi?

GRAZIELLA – Sì, infatti! Ho dipinto anche dei paesaggi ma nei ritratti parlo di me stessa.

URLOPOP – Succede mai che con tutti gli sguardi dei ritratti torni a casa e non ti senti a tuo agio?

GRAZIELLA – No, io mi sento sempre a mio agio, anche perchè negli sguardi dei miei quadri ci ho sempre messo qualcosa di mio.

URLOPOP – Hai mai sognato qualcuno che hai dipinto?

GRAZIELLA – No, questo no. Ma molti anni fa mi è successo che mentre stavo dipingendo sofitti, un lavoro lungissimo che ha durato tutta la notte, mi è venuto in mente che forse in un’altra vita ero una nota pittrice e forse avrò collaborato in alcuni lavori.

URLOPOP – Hai mai fatto un’autoritratto?

GRAZIELLA – Ho un’autoritratto che ho fatto da una foto di quando avevo ventiquattro anni ma non ero molto felice. Nella mia infanzia non sono mai stata molto felice e crescendo ho sempre cercato il mio mondo, non è facile trovarlo e lo sto trovando mano a mano.

URLOPOP – E ritratti dei tuoi familiari?

GRAZIELLA – Sì, fin’ora li ho fatti a mia figlia e a mio papà, quest’ultimo ancora da finire. Ho perso i miei e mi dico sempre che devo fare quello di mia mamma perchè ero davvero molto legata a lei ma c’è sempre qualcosa che me lo impedisce. So che sarà un’emozione talmente grande quando la farò! Già al solo parlarne mi emoziono!

URLOPOP – Ha mai creato un ritratto che era più di un ritratto?

GRAZIELLA – Ho fatto tanti ritratti da fotografie. Una volta mi era riuscito molto bene un ritratto ma non riuscivo a disegnare un occhio. Queste fotografie nascondono delle cose, ci sono delle percezioni che sento quando le rittraggo, tant’è che dopo qualche mese sono venuta a sapere che questa persona si era ammalata. Mi è successo ancora un’altra volta che dovevo fare il ritratto sempre da una foto di una persona che conoscevo e non mi veniva bene, io di solito li faccio più belli di quanto vengono nelle foto, dopo un anno e mezzo che lo avevo finito la persona che avevo ritratto era diventata come l’avevo disegnata, spaventoso!

URLOPOP – Credi che la pittura è un dono?

GRAZIELLA – Sì è un dono e come ogni dono ha un prezzo da pagare. Si è diversi, non ci si trova bene ovunque e si sente il bisogno del proprio mondo perchè è quello che ti può portare ancora più avanti. Credo che un vero amore per l'arte sia un dono, quanto il creare.

URLOPOP – Ha bisogno di uno spirito/ambiente giusto per poter lavorare?

GRAZIELLA – Ho bisogno della mia tranquillità, dipingo in uno stato sognante. Per poter dipingere devo subito risolvere i miei problemi perchè mi disturbano e non riesco a lavorare. Infatti, cerco di stare lontano dalle cose e le persone negative che prosciugano l’energia.

URLOPOP – Quanto tempo ci metti a disegnare un quadro in generale?

GRAZIELLA – Dipende dalla determinazione e da quanto io mi sento nel mio mondo. Delle volte sono velocissima, se decido di finire in un giorno o due, lo finisco.

URLOPOP – Se ti venisse chiesto di produrre più quadri a scopo commerciale dedicheresti  meno tempo ad ogni quadro? Scenderesti a comprommessi per soldi?

GRAZIELLA – Assolutamente no! Io ci devo mettere del mio, devo metterci l’animo, devo dare vita a quello che creo.

URLOPOP – In cosa consiste il tuo mondo oltre ai quadri?

GRAZIELLA – Il mio mondo consiste nell’avere sempre più conoscenze, nell’imparare ogni giorno qualcosa di più. Avere sempre maggior consapevolezza di chi sono io e gli altri, del mondo in poche parole.

URLOPOP – Ha mai provato ad insegnare?

GRAZIELLA – Ho fatto qualcosina ma senza soddisfazione perchè non ho trovato persone con la giusta voglia di imparare, anzi mancava l’umiltà necessaria per farlo.

URLOPOP - La sua arte è più per se stessa o per gli altri?

GRAZIELLA – Per gli altri. Le mie giornate più felici sono quelle in cui produco tanto e riesco ad ottenere il risultato che voglio, allora io mi sento una regina. Devo aver prodotto per sentirmi bene, perchè io come artista sento di avere un compito, un dovere, quello di far sognare le persone.

URLOPOP - Progetti futuri?

GRAZIELLA – Ho tante cose in mente da fare e creare Sto aspettando mia figlia che mi dia una mano a promuovermi e vendere perchè la forza sta anche nell’avere qualcuno che collabori con me, io non ho tempo di vendere le mie opere. Dico sempre a me stessa che mi devo dare da fare -  ogni volta che metto il mio grembiule è come se andassi indietro nel tempo.

URLOPOP – Dove possiamo vedere esposti i suoi quadri?

GRAZIELLA – Mostre ci sono state ma ho avuto non sempre belle esperienze perchè ancora anni fa ci sono state delle trufe. Ci saranno anche ma io sono più dell’idea di produrre quadri molto belli e penso che così mi si apriranno molte porte. Ritengo che bisogna dimostrare ciò che si sà fare lavorando. Stiamo pensando di fare una mostra a Treviso e una a Conegliano. A breve tutte le informazioni.

2015

11650872_932178043505317_778316310_n
11050148_861592190546759_1343249337094556310_n
11141760_861581423881169_1443785244174522320_n